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Febbraio 25, 2024Parco fluviale dell'Alcantara
L’eden di Roccia
Nella parte nord-orientale dell'isola, nel territorio del comune di Motta Camastra, si sviluppa una spettacolare valle fluviale le cui prime testimonianze di insediamenti umani risalgono alla tarda età del Rame/inizio Bronzo antico.
La valigia sul Letto B&B
Alloggia in centro a Catania
La valle è caratterizzata da una geologia molto particolare la cui precisione parrebbe essere frutto della mano di un bravo scalpellino.
Messina Gole Alcantara
ph lavaligiasulletto.it
Ma qui la mano dell’uomo non c’entra proprio nulla, al contrario, ci troviamo di fronte ad un’opera d’arte frutto esclusivo della natura,
Tra le numerose ipotesi formulate sulla nascita delle gole, chiamate anche Gole di Larderia, la più accreditata vede protagonista la lava del vulcano che nei passati millenni ha dato vita alla vallata.
Il fiume, raggiunto dalle numerose colate laviche, ha contribuito al raffreddamento del magma creando notevoli spaccature nella roccia e dando forma all’attuale paesaggio.
La formazione risale a circa 300.000 anni fa, tuttavia l’attuale aspetto del fiume nel tratto delle Gole risale alle colate verificatesi negli ultimi 8.000 anni. […] la presenza dell’acqua del fiume e la relativa percolazione all’interno della massa magmatica ha causato un raffreddamento più veloce dando origine a profonde fratture irregolari le quali, intersecandosi, formano strutture prismatiche di varia configurazione: a “catasta di legna” (disposte orizzontalmente), ad “arpa” (leggermente arcuate), a “rosetta” (andamento radiale). Le formazioni più regolari sono verticali, a “canna d’organo”, e possono raggiungere anche i 30 metri.
Con lo scopo di proteggere il territorio e di valorizzare la bellezza del paesaggio naturale che lo contraddistingue, nel 2001 è stato istituito il Parco Regionale dell’Alcantara la cui Gola, scavata dalle acque del fiume nel corso di migliaia di anni, è la principale attrazione. La Gola, che si estende per circa 25 chilometri, è caratterizzata da pareti di basalto nero esaltate dalle acque del fiume che al suo interno vi scorre.
Tra i boschi di quercia, invasi dall’inconfondibile e dolce profumo dell’oleandro e dai colorati frutti del fico d’india, le acque del gelido fiume regalano un piacevole sollievo nelle giornate più calde. All’interno del parco si possono svolgere sport acquatici come il body rafting lungo il fiume o l’hydrospeed, un bob galleggiante che permette di farsi trasportare dall’acqua. E ancora, è possibile praticare trekking tra i sentieri e ammirare dall’alto la parte interna e più suggestiva delle gole, oppure attraverso un ascensore spostarsi verso il fiume per ammirare dal basso le rocce a prisma, a canna d’organo e a catasta di legna, che si innalzano verso il cielo.
All’interno del parco si incontrano varie specie di Ginestra e la Paeonia mascula. Scendendo di quota si possono distinguere fitti boschi di nocciolo alternati ad agrumeti, vigneti, e boschi di quercia. La primavera regala i colori del papavero, della viola, del mirto, della rosa canina e delle orchidee tra le quali la rara Ophrys tenthredinifera e l’Orchis papilionacea.
Il Parco ospita inoltre numerose specie animali tra cui l’Aquila reale, la Lontra europea e il Discoglosso dipinto (un piccolo anfibio); mentre l’avifauna è parecchio varia, contando numerosissime specie come il Falco pellegrino, il Gheppio, la Tortora selvatica, il Martin pescatore. Tra gli alberi d’ulivo ed eucalipto, invece, ci sono le volpi e il bellissimo Colubro leopardino, un serpente raro ed inoffensivo.
Per godere appieno delle bellezze naturali del territorio si può scegliere tra numerose attività adatte ad ogni tipo di esigenza.
Uno dei percorsi più interessanti (a mio avviso) è il sentiero lungo le gurne dove sono presenti gli scavi archeologici di un insediamento greco, i ruderi del castello di Francavilla di Sicilia, le Saje, piccole condotte che costituiscono un sistema di irrigazione introdotto dagli Arabi e le gurne, ossia piccoli laghetti lungo il corso del fiume circondati da pioppi, roverelle, salici e oleandri.
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