GRAMMICHELE Un esagono perfetto Nel 1693 i rimasti della terra d’Ochula, questo altipiano vennero ad abitare. La valigia sul Letto B&B Alloggia in centro a Catania […]
Tra storia, tradizione e natura.
Catania
Valle Del Bove
ph Lavaligiasulletto
Nel 1987 fu istituito il Parco Regionale dell’Etna con i suoi 59000 ettari di territorio al fine di tutelare il singolare patrimonio naturale che circonda il vulcano più attivo di Europa e di promuovere, al contempo, lo sviluppo ecocompatibile delle comunità locali.
Catania
Etna
ph Lavaligiasulletto
Il Vulcano, come una donna siddiata, borbotta e ogni tanto esplode minacciando i centri abitati che siedono al suo cospetto; così come accadde durante l’eruzione del 1852 che tenne in apprensione soprattutto gli abitanti di Milo e di Zafferana Etnea.
Il vulcanologo Carlo Gemmellaro in un suo scritto del 1858 parla di Caselle come di uno dei borghi più minacciati dall’eruzione: cresceva la piena nel braccio che parea diretto verso il Milo e le Caselle […] e gli abitanti sgombravano desolati le loro abitazioni. L’eruzione si protrasse fino al 27 maggio dell’anno successivo. Si stima che 120 milioni di metri cubi di materiale lavico furono emessi nel corso dei 280 giorni dell’attività. Nell’occasione si generarono due crateri presso la base della parete occidentale della Valle del Bove, che furono successivamente denominati Monti Centenari.
Catania
Etna
ph Fabrizio Zuccarello
I piccoli borghi, che d’inverno sono solo per le anime solitarie, d’estate si trasformano in luoghi di villeggiatura dove vengono organizzate sagre di benvenuto che ci riportano all’antica tradizione
Catania
Etna
ph Lavaligiasulletto
Abbandonato il caos cittadino, procedendo verso la Montagna, il silenzio di questi luoghi induce ad ammirare la bellezza paesaggistica fatta di muri in pietra lavica e altarini votivi posti agli angoli dei bivi, quasi a ricordare lo stretto legame esistente tra fede e vulcano.
Qui il patrimonio storico è vasto ed imponente. Dalle chiese settecentesche che si elevano su larghe piazze composte e curate nel dettaglio, alle nobiliari dimore che spesso si sono prestate al grande schermo. I borghi sono molti e si susseguono l’uno dopo l’altro regalando uno scenario naturale e paesaggistico incomparabile al mondo.
Catania
Timpa Rossa
ph Maria Catania
Nicolosi è storicamente considerato la Porta dell’Etna per chi vuole conoscere e visitare il vulcano più da vicino. Visitati i Monti Silvestri è possibile godersi delle belle e silenziose passeggiate attraverso il Sentiero Schiena dell’Asino. In loco è presente anche la Funivia dell’Etna che consentirà l’escursione ad alta quota sino a 2.500 m.
Catania
Nicolosi
ph Lavaligiasulletto
Le eruzioni che nel corso della storia hanno interessato questi luoghi sono numerose, come quella avvenuta nel 1536 che distrusse parte delle campagne di Nicolosi e Mompilieri ove la lava incandescente seppellì tutto ciò che ostruiva il suo passaggio; o la minaccia del 1886 che secondo la leggenda fu bloccata grazie al velo di Sant’Agata portato in processione dal beato Cardinale Dusmet. In quella stessa occasione fu portata anche la statua di Sant’Antonio alla Sciara. Due altarini ricordano l’evento: la cappella dedicata alla giovane martire e l’altare dedicato a Sant’Antonio elevato nel punto esatto dove la lava si arrestò. Ma l’eruzione più violenta fu quella del marzo del 1669 e cessata poi nel luglio dello stesso anno. La lava, dopo aver raggiunto e di fatto distrutto diversi centri abitati come Malpasso (l’attuale Belpasso) Mascalucia, Trecastagni e via via spingendosi oltre, sino a raggiungere le porte di Catania, circondare il Castello Ursino, arrestò la sua corsa in mare. La popolazione che si è sempre rifiutata di abbandonare l’area ha ricostruito i centri abitati. Una interessante testimonianza degli eventi è raccolta nel Museo Vulcanologico dell’Etna a Nicolosi.
Catania Nicolosi
Crateri Silvestri
ph Giò Giusa
Catania
Trecastagni
ph Emilio Messina
Ma questi sono anche i luoghi narrati dal Verga nel suo bellissimo romanzo d’amore Storia di una Capinera e sul Monte Ilice si trova la masseria dove la protagonista Maria, insieme alla sua famiglia, trovò riparo dall’epidemia di colera che colpì Catania nel 1854.
Trecastagni
Casa Della Capinera
ph Lavaligiasulletto
Adagiato sulle pendici orientali del vulcano sorge Zafferana Etnea, perla dell’Etna, dove l’aria è buona alle labbra, sa di pane fresco di forno, di ginestre. E da lassù, dai tremila metri dell’Etna, la Sicilia è una stella a tre punte nel cielo capovolto del suo mare antico. In queste parole lo scrittore e giornalista Igor Manlio Manzella descrive propriamente la stupefacente località considerata la maggior produttrice di miele di Italia. Con il tempo i pastori si sono reinventati sfruttando al massimo il territorio. I prodotti tipici locali possono essere gustati durante l’Ottobrata, un evento fieristico che tiene allegre le domeniche di ottobre tra musica e gioiosi intrattenimenti.
Catania
Zafferana Piazza
ph Fabio Pulvirenti
Dopo aver visitato gli splendidi edifici civili e religiosi, occorre concedersi una passeggiata tra i sentieri del parco che consentono di conoscere più da vicino il territorio.
Zafferana é estremamente importante per comprendere gli aspetti vulcanologici e partendo da qui si potrà ammirare la stupefacente Valle del Bove; il cratere degli Zappini; la colata lavica del 1991/1993 fermatasi a Piano dell’Acqua e visitare l’Ilice di Carrinu, un leccio secolare di circa 800 anni ai confini con Milo.
Catania Zafferara
Ilice
ph Marcello Genovese
A Sant’Alfio vive un monumento messaggero di pace da tutti ricordato come l’Albero dei cento cavalli. Si tratta di un albero di castagno, probabilmente il più antico d’Europa, la cui età si aggira intorno ai 3600 e i 4000 anni che secondo la leggenda durante un temporale fu riparo per la Regina Giovanna I D’Angiò col suo seguito di cento cavalieri.
Catania
Sant Alfio Albero
ph Lavaligiasulletto
La bellezza e il fascino di questi luoghi non è altro che il prodotto di un connubio di elementi naturali che ha sedotto i più grandi intellettuali, scrittori e cantautori che il nostro tempo ricordi.
Ve li immaginate Franco Battiato e Lucio Dalla mentre sorseggiano un bicchiere di Stronzetto dell’Etna? Così Lucio Dalla chiamava scherzosamente il vino da lui prodotto.
Io si, e vivendo questi luoghi mi pare ancora di sentirli intonare un canto.
Catania Milo
Statua Dalla Battiato
ph Lavaligiasulletto
Milo, che si affaccia sul litorale ionico, è una parentesi delicata inserita nel Parco dell’Etna, tra verdi e lussureggianti boschi, castagneti e frutteti. Percorrendo i boschi dalla frazione di Fornazzo è possibile raggiungere il Monte Rinatu, uno dei numerosi crateri laterali dell’Etna ove poter ammirare la Valle del Bove; oppure raggiungendo il Rifugio Citelli si dirama il sentiero CAI 723 che permette di visitare la grotta di scorrimento lavico di Serracozzo formata durante l’eruzione del 1971.
Catania Sant Alfio
Grotta Serracozzo
ph Alessandro Micalizzi.
Percorrendo la strada Mareneve si raggiunge Piano Provenzana, meta turistica per chi vuole provare l’ebrezza di sciare su un vulcano! Questi luoghi hanno molta storia da raccontare. Nell’anno 2002 la stazione turistica subì l’eruzione avvenuta nella notte tra il 26 e il 27 ottobre. Dopo una importante attività sismica una forte esplosione investì il cratere nord dando vita ad una lunga serie di bocche laterali allineate a bottoniera. La lava da 2500 m. ricoprì piano Provenzana distruggendo prima i negozi di souvenir presenti nel piazzale e poi, con l’apertura dell’ultimo cratere, cancellò la stazione turistica, devastando ristoranti, alberghi, proseguendo la sua corsa verso la Pineta Ragabo in direzione Linguaglossa.
Quella del 2002 è ricordata come l’eruzione perfetta dovuta alla concatenazione di eventi unici e diversi sul piano scientifico: le fratture eruttive; la formazione di coni piroclastici; l’attività esplosiva unitamente alla ricaduta di cenere e le colate di lava in entrambe i fianchi del vulcano.
Catania
Piano Provenzana
ph Lavaligiaculletto
A venti chilometri da Piano Provenzana, nel grazioso borgo di Linguaglossa si può deliziare il palato con nocciole, salsiccia al ceppo con semi di finocchietto selvatico e vino Etna Doc. L’artigianato locale, inoltre, è fiorente, tra falegnami e scalpellini.
Catania
Linguaglossa
ph Nino Emmi
Una delle più significative e importanti architetture medievali in Sicilia è visibile a Randazzo nella Basilica di Santa Maria, risalente al XIII secolo e costruita con conci di pietra lavica ed arenaria. Il contrasto di colori è stupefacente. Randazzo è chiamata la città nera per l’impiego diffuso del basalto nell’architettura urbana
Catania Randazzo
Basilica Santa Maria
ph Lavaligiasulletto
Pochi chilometri più in là, dal nero della pietra lavica si passa al verde, quello del pistacchio di Bronte, un’eccellenza gastronomica dichiarata DOP nel 2009, caratterizzato dal colore verde intenso e dal sapore aromatico forte. Anche Bronte fu minacciata dall’eruzione del vulcano del 1651. Un fiume di lava ardente rese incolta la terra, dando origine alla Sciara di Sant’Antonio.
Catania
Bronte
ph Francesco Motta
Ma questo è anche il territorio di una importantissima città greca, Adrano, il cui territorio è di notevole interesse sia dal punto di vista naturalistico che geologico.
Nel cuore della città sorge l’antico maniero normanno, oggi sede del Museo Regionale, probabilmente edificato negli anni della contea di Ruggero I. Il castello (si tratta di un dongione) insieme ai castelli di Motta Sant’Anastasia e Paternò rientrava in un sistema difensivo a controllo della città di Catania, della Valle del Simeto e dei passi per Troina, Ragalbuto e Randazzo
Catania Adrano
Dongione
ph Antonino Rao
A pochi chilometri da Adrano si raggiunge il Salto del Pecoraio, una contrada così chiamata a seguito di una leggenda che vedeva protagonista un uomo che per recarsi dalla sua amata, saltava dall’una all’altra sponda del fiume.
Qui è possibile ammirare il Ponte dei Saraceni, di epoca romana, che in passato collegava commercialmente i numerosi centri del territorio sino al porto di Catania. Al di sotto del ponte scorre indisturbato il Fiume Simeto tra gole e colate laviche. L’arcata centrale del ponte completa la bellezza del territorio
Catania Adrano
Ponte Dei Saraceni
ph Salvo Olimpo
Con i suoi eccezionali panorami, i suoi sentieri e i centri storici dei suoi Comuni, il Parco dell’Etna è un accattivante invito a perdersi per ritrovare poi sè stessi.
Catania
Nicolosi Etna
ph Lavaligiasulletto
Con i suoi eccezionali panorami, i suoi sentieri e i centri storici dei suoi Comuni, il Parco dell’Etna è un accattivante invito a perdersi per ritrovare poi sè stessi.
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ALLE FALDE DELL’ETNA Tra storia, tradizione e natura. Alle falde dell’Etna piccoli borghi silenti armati di struggente bellezza restano lì, immobili, a guardar l’invecchiar delle stagioni, […]
Alla scoperta degli iblei. 51 percorsi archeologici, di Gino Baglieri, ed. Supernova,
Architettura del Settecento in Sicilia. Storie e protagonisti del tardo barocco, di Marco R. Nobile e Stefano Piazza, ed. Kalos.
Borghi di Sicilia, di Fabrizio Ferreri e Emilio Messina, ed. Dario Flaccovio.
Catania, terremoti e lave: dal mondo antico alla fine del novecento, di Enzo Boschi, Emanuela Guidoboni, ed. Compositori.
Caltanissetta, racconto di una città di Walter, di Walter Guttadauria, ed. Lussografica.
Camminare e raccontare i Peloritani, di Giovanni Lombardo e Pasquale D’Andrea, ed. Edas.
Il cammino di Santa Rosalia. In Sicilia sulle orme della «Santuzza, di Gero Cordaro, Anna Cusimano e Roberto Micciancio, ed. Andrea Pacilli.
Il giro della Sicilia, di Enzo Di Pasquale, ed Newton Compton.
Monti Peloritani borghi, cammini, pellegrinaggi, itinerari del vino, di Giuseppe Lombardo, Pasquale D’Andrea, e Filippo Grasso, ed. Edas.
La Sicilia che nessuno conosce. Un percorso inedito per scoprire l’incanto nascosto della Trinacria, di Enzo Di Pasquale, ed. Newton Compton
La Sicilia musulmana, di Alessandro Vanoli, ed. Il Mulino.
La storia di Palermo. Dalla preistoria ai giorni nostri, di Daniela Mogavero, ed. Typimedia.
La Magna via Francigena. Sicilia a piedi da mare a mare, di Davide Comunale, ed. Terre di Mezzo.
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Messina. Storia, cultura, economia, di Fulvio Mazza, ed. Rubbettino.
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Ragusa secolo per secolo, di Giovanni Distefano, ed. Supernova.
Sicilia barocca. Architettura e città 1610-1760, di Salvatore Boscarino, ed. Officina.
Sicilia. I cammini. Le guide ai sapori e ai piaceri, ed. Gedi.
Sicilia sconosciuta. Itinerari insoliti e curiosi, di Matteo Collura e Melo Minnella, ed. Rizzoli.
Sicilia vulcanica. Guida ecoturistica Etna-Nebrodi-Alcantara-Peloritani-Eolie, di Franco Tassi, Carmelo Nicoloso, Cesare Moroni, ed. Moroni.
Siracusa, storia arte e leggenda, ed. Grafiche Milan cards.
Storia della Sicilia. Vol. 1: Dalle origini al Seicento di F.Benigno e G. Giarrizzo, ed. Laterza.
Trapani, la città e il territorio dalla Preistoria alla tarda antichità, di Antonio Filippi e Luigi Biondo, ed. Libri Mediterranei.
Grazie mille per esserti iscritto/a a La Valigia sul letto!
Sono così felice che tu abbia deciso di unirti alla mia avventura.
Prometto di non intasare la tua casella di posta con montagne di email.
Pensa a me come a quel compagno di viaggio discreto che sussurra consigli preziosi, non a quel venditore ambulante che non smette mai di bussare alla tua porta.
Benvenuto a bordo!