PANTALICA Tra archeologia e natura Situato nella parte sud-orientale della Sicilia, circondato dal Fiume Anapo e dal torrente Calcinara (suo affluente), Pantalica è un sito archeologico […]
PANTALICA
Pantalica
Sito
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La necropoli rupestre scavata nella roccia calcarea risale ad un periodo precedente addirittura alla colonizzazione greca e i primi insediamenti sono riconducibili alla transizione che va dall’età del Bronzo a quella del Ferro.
Nel corso dei secoli la città di Pantalica ebbe diverse fasi di sviluppo: prima fu fondata dagli indigeni siculi, poi divenne un autorevole centro della Magna Grecia e, nel periodo bizantino, un importante centro cristiano. Ciò è dimostrato dalle numerose chiese rupestri presenti sul sito unitamente alle tracce lasciate dalle dominazioni romana, araba e normanna.
Pantalica
Bosco
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La necropoli, costituita da oltre 5.000 tombe a grotticella scavate nella roccia, rappresenta il più grande insieme di tombe rupestri preistoriche della Sicilia. L’area su cui si estendeva l’abitato protostorico di Pantalica ha un perimetro di oltre 5 km e nel centro dell’altopiano, il punto più alto del sito, si trova la rovina dell’Anàktoron, il Palazzo del Principe. Si tratta di una grandiosa costruzione in blocchi poligonali a quel tempo nota con il nome di Palazzo del Signore (un principe locale), da cui era possibile scorgere il nemico prima degli attacchi.
Pantalica fu esplorata dal grande Paolo Orsi che del sito così scriveva: Impressione grandiosa e indimenticabile della necropoli, di grotte e finestre aperte nei fianchi del Monte isolato, fra l’Anapo e il suo confluente (Calcinara) .
Pantalica
Sito
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Al patrimonio archeologico si aggiunge anche quello naturalistico. Nel 1997 fu istituita la Riserva Naturale Orientata di Pantalica, Valle dell’Anapo e Torrente Cava Grande, estesa per 3712 ettari. L’area protetta ricade nei Comuni di Buscemi, Cassaro, Ferla, Palazzolo Acreide e Sortino ed ospita la Necropoli di Pantalica, le tre Valli Anapo, Calcinara e Sperone, un villaggio rupestre e uno straordinario acquedotto greco.
Pantalica
Barbara
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Pantalica
Sito
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L’ambiente ecologico è variegato e l’area risulta espressione di una significativa biodiversità. La ricca flora è dominata da platani ed oleandri che colorano il verde lussureggiante delle numerose tipologie di alberi come il salice, il pioppo e il leccio. Il sottobosco, invece, è ricco di biancospino, euforbia, lentisco e pungitopo.
Pantalica
Bosco
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All’interno della Riserva trovano un habitat perfetto numerose specie animali e i corsi fluviali sono frequentati dalla rara Trota siciliana e dal granchio di fiume. La ricca fauna è costituita da gatti selvatici, martore, donnole e volpi. E mentre il cielo è sorvolato dall’Aquila del Bonelli e dal Falco pellegrino, la terra è accarezzata dal rarissimo Colubro di Riccioli (chiamato scussuni ri zazzamiti) e dalle testuggini.
Numerose le specie di pipistrelli che si rifugiano nella Grotta dei pipistrelli e nella Grotta Trovato.
Pantalica
Sito
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Pantalica
Paesaggio
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Il patrimonio artistico e monumentale è imponente e raggiungendo la scenica Piazza Duomo, si incontra la Chiesa di Madre dedicata ai santi Pietro e Paolo, omaggiati da due sculture marmoree incastonate nella prospetto laterale della chiesa.
Tra altari ed affreschi, l’interno custodisce anche un crocefisso ligneo del beato Giovan Francesco Pintorno meglio noto come Frate Umile. Si tratta del primo crocefisso dei trentatré da lui scolpiti.
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