MODICA 

Città della cioccolata e delle cento chiese
Il vento, a corde, dagli Iblei, dai coni delle Madonie, strappa inni e lamenti sui timpani di grotte antiche come l’agave e l’occhio del brigante.

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Questi sono i versi che il modicano Salvatore Quasimodo, premio Nobel per la letteratura nel 1959, dedica alla sua terra nell’opera Che lunga notte.

Modica

Borgo

ph Raffaele Di Rosa

Dopo l’insediamento siculo nell’Ottavo secolo e l’occupazione da parte dei Romani, con i Saraceni Modica diventò un importantissimo centro agricolo e commerciale.

Nell’Undicesimo secolo il borgo fu (ri)conquistato dai Normanni che gli attribuirono il  titolo di Contea. Per un lungo periodo Modica rimase feudo del demanio statale, uno dei più importanti del Sud di Italia, per poi essere appreso dagli Angioini presenti sino all’evento dei Vespri Siciliani. Successivamente si ebbe un’alternanza di importanti famiglie, prima i Chiaramonte, poi i Cabrera e, da ultimo, la contea passò nelle mani degli Henriquez.

Dopo il terremoto del 1693 la città si vestì di un barocco scintillante che con il suo colore dorato, il colore del miele, quello degli Iblei, regala uno scenario suggestivo agli occhi del visitatore donando emozioni d’altri tempi.

Bionde sono le nostre pietre e consolano il viaggiatore che ha ancora negli occhi il grigio della sciara.

Modica è adagiata all’interno di un canyon dove in passato era presente il Fiume Mothicano e i suoi due affluenti, Pozzo dei Pruni e Ianni Mauro. È dolce il pensiero di Bufalino che paragona Modica ad una Melagrana spaccata, la città sorge per metà su uno sprone di roccia e per metà è sparpagliata ai suoi piedi, con tante scale a far da paceri.

Modica

Borgo

ph Alessia Scarso

Conosciuta come la città della cioccolata e delle cento chiese, tra un sali e scendi continuo, tra le piccole e antiche botteghe, si incontra il Duomo di San Giorgio indicato come il simbolo del barocco siciliano, inserito nella Lista Mondiale dei Beni dell’Umanità.

Modica

Duomo

ph Giovanni Malia

Il Duomo sorge su un precedente tempio andato distrutto e la sua imponente facciata edificata nel 1738 si innalza verso il cielo, verso il divino. L’interno, a cinque navate, è ricco di affreschi e l’altare maggiore ospita un polittico di Bernardino Nigro composto da dieci tavole rinchiuse in una stupefacente cornice lignea.

Modica

Polittico

ph Tourismsicilia

Su un promontorio roccioso sorge il Castello dei Conti di Modica che nel medioevo oltre ad essere dimora dei conti era sede di giustizia. Il castello ospitava le carceri per i detenuti comuni, mentre per quelli più pericolosi erano riservate le fosse presenti nel sottosuolo chiuse all’estremità da una griglia che consentiva il passaggio della luce e dell’aria.

Accanto al castello, sui resti di una vecchia guardiola militare, sorge l’imponente Torre con l’orologio che dal 1752 indica lo scorrere del tempo.

Modica

Torre

ph Scarso

Vicino alla torre, il 20 agosto del 1901, in una casetta di Via Posterla, nacque il poeta Salvatore Quasimodo ove vi restò per i primi quattordici mesi della sua vita per poi trasferirsi a Roccalumera. Il rapporto tra Quasimodo e la città di Modica però non fu del tutto chiaro poiché lo stesso indicava come città natale Siracusa. Il poeta si sentiva molto più legato alla città siracusana e ciò destò un malcontento nel popolo modicano. Tuttavia la casa di Via Posterla è divenuta museo, luogo della memoria.

Modica

Casa Quasimodo

ph Lavaligiasulletto

Tra letteratura, barocco e natura, Modica è conosciuta in tutto il mondo per una sua esclusiva eccellenza: il cioccolato IGP.

Le origini del cioccolato modicano sono sempre state controverse, ma la tesi più accreditata collega la sua introduzione nel territorio agli Spagnoli, mentre la particolare lavorazione a freddo si deve agli Aztechi. Le famiglie siciliane portavano in tavola il cioccolato durante gli eventi importanti e la ricetta segreta veniva tramandata. Duro al tatto, al palato si presenta granuloso e friabile. È possibile trovarlo in vari gusti: al caffè, agli agrumi, al peperoncino e al sale (il mio preferito).

Modica

Cioccolato

ph Lavaligiasulletto

Ciò che prima era territorialmente unito, poi, fu diviso e le prime informazioni sull’esistenza delle due Petralie Petra inferior e Petra superior si hanno nel 1258, durante il periodo svevo.

A pochi chilometri da Petralia Sottana sorge il comune più alto delle Madonie, proclamato nel 2018 borgo più bello di Italia: Petralia Soprana.

Fondato dal popolo sicano, il borgo si considera un antico gioiello la cui struttura originaria è stata nel tempo recuperata grazie all’amore e al sostegno della comunità locale. Dai suoi belvedere, quello del Carmine, di Loreto e da Piazza Duomo, è possibile ammirare la Sicilia in tutto il suo splendore.

Modica

Cioccolato

ph Lavaligiasulletto

Il cioccolato lo ritroviamo all’interno delle m’panatigghi, dolcetti tipici modicani che al loro interno contengono una sorpresa. Assumono la forma di un panzerotto con un ripieno di cannella, mandorle, zucchero, cioccolato e, udite udite, carne di manzo. La leggenda vede protagoniste le suore che in tempo di quaresima, intenerite dai preti che tanto predicavano e poco mangiavano, univano alla farcitura del dolcetto anche la carne che risultava ben camuffata dagli altri ingredienti.

Modica

Mpanatigghi

ph Lavaligiasulletto

Tra storia, cultura, tradizioni e prelibatezze gastronomiche Modica diventa una meta imperdibile.

Altre località della provincia di Ragusa:

Ispica

Modica

Bibliografia

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