LEONFORTE 

 Il leone rampante 

I colori aspri della natura selvaggia fanno da cornice ad un bellissimo borgo circondato da ambienti rocciosi, fiumi e tante tracce del passato.

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Siamo a Leonforte, nel cuore della Sicilia.
In questi luoghi la presenza dell’uomo si fa risalire al Paleolitico superiore, mentre tracce del Neolitico si trovano sul monte Altesina, nella zona Bozzetta o Guzzetta.

Leonforte


Borgo


ph Lavaligiasulletto.jpg

Le grotte presenti in contrada Mongiafora documentano che l’insediamento ivi presente nel IV secolo a. C. si spostò nei pressi delle sorgenti del Fiume Crysas dove probabilmente venne fondata l’antica città sicula di Tabas o Tavaca. Essa può essere considerata il nucleo primordiale su cui sorge l’odierna Leonforte.

Leonforte

Paesaggio

ph Giuseppe Lo Furno

Il centro storico caratterizzato da un impianto medievale è dominato dalla Chiesa Madre dedicata a Maria Santissima Assunta in Cielo.

La datazione della chiesa è incerta ma la presenza del quattrocentesco portale secondario in stile gotico catalano ne testimonia probabilmente una precedente datazione.

Leonforte

Palazzo

ph Josè Presti

Durante il periodo bizantino fu costruito un castello chiamato Tavi vicino al quale si sviluppò un villaggio. Con i Normanni il feudo passò da un signore all’altro fino a quando, durante il periodo di dominazione aragonese e con l’estensione in Sicilia del diritto ereditario dei feudi, Nicolò Placido Branciforti, Principe di Butera e Conte di Raccuja, ricevette il feudo di Tavi come eredità. Nicolò, consapevole della ricchezza di acque e della fertilità della territorio, scelse questo luogo per fare sorgere un nuovo insediamento abitativo. 

Nel centro storico del borgo tra i palazzi nobiliari è possibile visitare la seicentesca dimora dei Branciforti. Il palazzo si caratterizza per gli enormi saloni di rappresentanza decorati a stucchi e per il suo ampio cortile al cui interno sono presenti una vecchia cisterna, un’antica scuderia, ed altri locali adibiti a magazzino.

Leonforte

Granfonte

ph Marco Monterosso

Su volontà del Branciforti fu costruita nel 1652 anche la stupefacente Granfonte, sorta su un’antica fontana araba, lunga quasi 25 metri e costituita da 24 cannelle ancora oggi funzionanti. Molto belli gli archetti che lasciano intravedere il retrostante panorama collinare che, come dei piccoli quadri, incorniciano il paesaggio.

Tra gli edifici religiosi, la Chiesa dei Padri Cappuccini fu costruita nel 1630 e al suo interno è custodita la tomba del Principe Nicolò e della Famiglia Branciforti. E’ considerata il sacrario della memoria storica e dell’identità culturale di Leonforte. Una bellissima opera del 1600 del Pietro Novelli, allievo del Caravaggio, raffigura l’Elezione di San Mattia ad apostolo.

Leonforte

Chiesa

ph Cinzia Fioria

Nel centro storico la bellissima Chiesa Madre è intitolata a San Giovanni  Battista, i cui lavori iniziati su commissione della Principessa Caterina intorno  alla metà del Seicento furono ripresi poi da Ercole Branciforti, quarto principe di Leonforte. L’imponente facciata in stile barocco è abbondantemente decorata e termina ai lati con due balconate balaustrate. Al suo interno domina lo stile neoclassico e le tre navate sono definite da colonne in marmo. Da ammirare sono gli affreschi che illustrano la vita di San Giovanni ed una statua in oro della Vergine con ai Piedi San Simone.

Leonforte

Chiesa Madre

ph Paolo Sindona

 

Non troppo distante da Leonforte, arroccati su una rupe, si possono vedere i  ruderi del Castello di Tavi, avamposto difensivo arabo e poi normanno. Nel 1600 a seguito della fondazione di Leonforte il castello fu abbandonato.

Leonforte

Castello

ph Miro Mannino

Le case rurali e i muri a secco presenti sul territorio, sfruttato dall’attività agricola, ricordano un’antica civiltà contadina. La fava turca, il riso e la pesca rientrano fra le specialità del luogo. La pesca tardiva è un’invenzione dei contadini di Leonforte. Ogni anno, nel mese di giugno, le pesche verdi sull’albero vengono insacchettate restando al riparo dai parassiti e dai prodotti chimici. Questo metodo rende la pesca di un giallo intenso, con leggere sfumature rosa e la polpa compatta. 

Leonforte

Pesca Tardiva

ph Agritavi

Il patrimonio artistico e monumentale è imponente e raggiungendo la scenica Piazza Duomo, si incontra la Chiesa di Madre dedicata ai santi  Pietro e Paolo, omaggiati da due sculture marmoree incastonate nella prospetto laterale della chiesa.

Tra altari ed affreschi, l’interno custodisce anche un crocefisso ligneo del beato Giovan Francesco Pintorno meglio noto come Frate Umile. Si tratta del primo crocefisso dei trentatré da lui scolpiti.

Altre località della provincia di Enna:

Leonforte

Agira

Bibliografia

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