COSA PORTARE IN CAMMINO.
Tutto l’occorrente.
Sicilia
Monreale
Barbara
ph Lavaligiasulletto
L’adrenalina che ci accompagna sino al giorno prima della partenza potrebbe farci perdere di vista alcune attenzioni.
Cosa dobbiamo acquistare prima della partenza? Cosa dobbiamo mettere nello zaino?
Il bagaglio dipende da alcuni fattori:
Si tratta di fattori di estrema importanza per capire come dobbiamo prepararci mentalmente e fisicamente onde evitare delle spiacevoli sorprese.
Partiamo anzitutto dall’accessorio più importante: le SCARPE!
NON RISPARMIATE SULL’ACQUISTO DELLE CALZATURE (non finirò mai di ripeterlo) e NON ACQUISTATELE IL GIORNO PRIMA DELLA PARTENZA!
Compratele con largo anticipo ed indossatele sempre, anche tra le mura domestiche, soprattutto se non siete abituati a camminare per decine e decine di chilometri al giorno.
La scarpa deve calzare bene, non deve essere né troppo larga né troppo stretta e deve essere traspirante. Considerate che dopo molte ore di Cammino il piede inevitabilmente tenderà a gonfiarsi e le dita dovranno muoversi liberamente, senza toccare la punta della scarpa. Provatele con un calzino (tra poco leggerete quale tipo) e, tenuto conto dello spessore, scegliete la scarpa con un taglia o una taglia e mezzo in più della vostra.
La calzatura deve essere leggera ma anche robusta, con una buona aderenza al suolo e una giusta trazione per affrontare qualsiasi tipo di terreno: ruvido, bagnato, sterrato, lastricato e asfaltato.
Scarpa o scarpone? La scelta ricade sull’altezza della scarpa e quindi sul livello di protezione. Potrete scegliere tra scarpe che si attestano poco sotto la caviglia o scarponi che coprono oltre. Occorre considerare che per affrontare un Cammino su tracciati scoscesi, su roccia e magari con attraversamenti bagnati lo scarpone scongiurerà parecchie seccature donando maggiore protezione alla caviglia ed eviterà urti e distorsioni. Io utilizzo raramente lo scarpone e dopo numerosi tentativi ho optato per scarpe da trekking basse (modello ultra raptor La Sportiva) nella consapevolezza dei rischi. La marca è indifferente ma, non avendo io un piedino da fata, dopo numerosi acquisti ho scelto il modello che ho indicato sopra.
Quanto al tessuto, il Gore-tex offre una maggiore impermeabilità e protegge il piede da acqua e neve.
Qualunque sia la vostra scelta, la scarpa deve avvolgere il piede per evitare possibili escoriazioni alle unghie (tagliatele sempre corte), fratture e fastidi alle ginocchia soprattutto durante le discese. Importante sarà anche un’accurata igiene: massaggiate i piedi con creme anti-sfregamento mattina e sera (io uso la vaselina); durante il Cammino fermatevi e fate respirare il piede (molti sconsigliano questa pratica e personalmente non sono d’accordo. Se incontro corsi d’acqua sul percorso immergo i piedi per una decina di minuti); a fine Cammino rinfrescateli; in caso di vesciche utilizzate i cerotti appositi (se non siete esperti, evitate autonomi interventi con ago e filo per liberare la vescica pensate alle infezioni ..). Le CALZE saranno valide alleate purché siano anti- sfregamento e senza cuciture.
Francia
Trekking Montagna
Barbara
ph lavaligiasulletto
Un altro accessorio che ritengo non possa mai mancare sono i BASTONCINI DA TREKKING (2 non 1 …), utili per mantenere l’equilibrio, sia in discesa che in salita (per chi non usa lo scarponcino sono un valido supporto); inoltre, fungono da appoggio e aiutano a mantenere la corretta postura. In commercio ne troviamo diversi: in alluminio o carbonio, telescopici o pieghevoli, impugnatura in sughero, plastica o schiuma eva. Insomma, sul punto dedicherò un apposito articolo.
La loro regolazione dipende da diversi fattori: dal terreno, dalla tua anatomia, da quanto è alta la suola delle scarpe e così via. Secondo una formula matematica dobbiamo moltiplicare la nostra altezza x 0,68 e così ricaviamo approssimativamente la lunghezza del nostro bastone. Impugnateli e se il terreno è pianeggiante vi accorgerete che il gomito forma un angolo di 90°. Questa, per intenderci, è la base, ma una volta presa confidenza con i bastoncini vi renderete conto che durante le salite sarà utile accorciarli e durante le discese allungarli. Poi, i dislivelli, saranno maestri di praticità.
Giappone
Cammino Del Giappone
Barbara
ph Lavaligiasulletto
Ora, concentriamoci sullo ZAINO.
Lo zaino, che vi resterà addosso per almeno sette/otto/dieci ore al giorno, deve essere capiente e leggero (il peso dello zaino vuoto non deve superare i 2 kg (ed è già troppo ..). Preferite quelli con tasche laterali per bilanciare il peso delle bottiglie d’acqua e, se possibile, fornito di più scompartimenti. La struttura deve essere leggera e lo schienale deve consentire alla schiena di respirare. La cintura lombare deve permettere una buona regolazione e la cinghia pettorale altrettanto (importante per le femminucce).
Gli spallacci (imbottiti) non devono essere né troppo larghi, né troppo stretti.
Secondo gli esperti (e mi associo alle loro teorie) esiste una stretta correlazione tra il peso corporeo e il peso dello zaino che dovrebbe, quest’ultimo, aggirarsi intorno al 10% del nostro peso corporeo. Quindi se pesi 70 kg il tuo zaino non dovrebbe pesare oltre i 7 kg. Ma alla regola si aggiungere la componente personale: l’allenamento. A parità di peso un individuo poco allenato farà molta più fatica rispetto a chi si allena ogni giorno praticando sport. Un’altra variabile dipende poi dal tipo di percorso che abbiamo scelto, dai dislivelli e dal luogo in cui ci troviamo.
Spagna
Finisterre
Barbara
Ph. Lavaligiasulletto
Gli zaini si misurano in litri e se per una passeggiata giornaliera è sufficiente una capienza di 30 lt, per un Cammino a lunga percorrenza si passa da 40/50 lt (è una buona via di mezzo), ed oltre, per cammini molto lunghi, ma anche questo dipende dal vostro fisico, dalla vostra resistenza e soprattutto dalla destinazione (molti viandanti/pellegrini trasportano anche la tenda e tutto l’occorrente necessario, immaginate quanto sono carichi e che tipo di capienza occorra).
Francia
Pirenei
Barbara
ph Lavaligiasulletto
In un Cammino a lunga percorrenza, ma questo vale anche per una gita fuori porta, lo zaino diventa la tua umile dimora! Al sol pensiero di stare lontani da casa per un mese o più giorni, giunge a noi la tentazione di riempirlo con oggetti apparentemente utili, anche quelli che per una vita sono rimasti chiusi in un cassetto.
Niente di più sbagliato!
Partiamo dal presupposto che lo zaino più leggerò sarà e più ringrazieranno spalle, schiena, lombari, rotule e caviglie. Impara ad auto-visualizzare le parti del tuo corpo e ad averne cura. Questo significa che lo zaino dovrà contenere lo stretto necessario che ti permetterà comunque di affrontare un lungo viaggio e i suoi possibili imprevisti.
Siracusa
Trekking Iblei
ph Lavaligiasulletto
Ma cosa mettiamo nello zaino?
Chi ha già percorso lunghi cammini sa bene che i vestiti vengono lavati giornalmente a fine tappa (cosa che dovrete fare anche voi). Optate per abbigliamento in materiale tecnico che permetterà una rapida asciugatura.
Qui sotto vi elenco il contenuto del mio zaino:
Totale? Neppure 8 kg, ai quali poi aggiungerò cibo ed acqua giornalmente.
O mio Dio come può pesare uno zaino così poco con tutta questa roba???
Badate bene: non vi servono cento bustine di antinfiammatori ma 4; non dovete portare un litro di disinfettante, ma sarà sufficiente un piccolo flacone; il sapone? Ne acquisto uno e lo divido in due: una metà dedicata ai panni e l’altra al corpo.
Se optate per un Cammino ben organizzato (ad esempio il Cammino di Santiago) troverete ovunque farmacie e shop per acquistare ciò che vi serve. Il problema spesso si pone all’estero. Quando ho percorso il Cammino in Giappone ho portato con me parecchi farmaci, antibiotici compresi, e lo zaino necessariamente pesava di più.
Se scegliete di partire nel periodo invernale occorrerà aggiungere altri indumenti:
Il contenuto dello zaino deve essere attentamente distribuito per mantenere un buon equilibrio. Ad esempio, sacco a pelo/lenzuolo, asciugamano, infradito e indumenti leggeri di ricambio vanno posizionati sul fondo dello zaino; nella parte centrale, vicino alla schiena, gli averi più pesanti (ad esempio indumenti, tenda, busta dei farmaci) e così a salire. Nei diversi scompartimenti dividete gli altri oggetti ( torcia – crema solare – occhiali da sole etc.) e nelle tasche laterali le borracce d’acqua.
Il marsupio risulterà utile per estrarre facilmente portafoglio e mappa.
Spagna
Navarra
ph Lavaligiasulletto
Allenatevi e almeno un mese prima della partenza indossate lo zaino pieno e testate la risposta del vostro corpo al peso. I maggiori fastidi sono causati dalle scarpe, dallo sfregamento dei tessuti (interno coscia) e dagli spallacci dello zaino.
Sembra tutto così difficile ma non lo è, credetemi, la grande soddisfazione arriverà quando capirete che si può vivere con niente ed essere davvero comodi e felici!
Spagna
Leon Cruze De Hierro
ph Lavaligiasulletto
Non resta che augurarvi Buon Cammino!
QUALE CAMMINO SCEGLIERE. Un passo alla volta. Chi desidera organizzare una vacanza a piedi si imbatte sempre in una domanda dai mille risvolti pratici. La valigia […]
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Grazie mille per esserti iscritto/a a La Valigia sul letto!
Sono così felice che tu abbia deciso di unirti alla mia avventura.
Prometto di non intasare la tua casella di posta con montagne di email.
Pensa a me come a quel compagno di viaggio discreto che sussurra consigli preziosi, non a quel venditore ambulante che non smette mai di bussare alla tua porta.
Benvenuto a bordo!