ITINERARIUM ROSALIE
Sui passi della Santuzza
A metà tra il pellegrinaggio e il trekking, l'Itinerarium Rosalie è un invito al silenzio e alla contemplazione.

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Il percorso si sviluppa nell’entro terra siciliano, nella parte più autentica dell’isola, ripercorrendo i luoghi di vita di una giovane donna chiamata Rosalia.
Ma chi era Rosalia?

Agrigento

Santo Stefano Quisquina

Santa Rosalia

ph Itinerariumrosalie

Secondo la tradizione la giovane, figlia di nobili, visse a Palermo tra il 1130 ed il 1170 durante il Regno di Sicilia di Guglielmo I il Malo e fu damigella della moglie del re, la regina Margherita

Agrigento

Santo Stefano Quisquina

Santa Rosalia

ph Lavaligiasulletto

Intorno ai 13/15 anni il padre della ragazza per obbedienza al sovrano, le chiese di sposare il conte Baldovino per ricompensarlo di aver salvato la vita al re, ottenendo però il rifiuto della figlia nonché la manifestazione del desiderio di lei di darsi alla vita religiosa. Rosalia si allontanò da casa e dopo aver vissuto per un breve periodo in un monastero palermitano si mise in cammino per raggiungere una grotta di proprietà del padre sul Monte della Quisquina. La giovane trascorse lì molto tempo in contemplazione dedicandosi alla pietà e iniziando una vita anacoretica, convinta che soltanto la solitudine le avrebbe garantito la purezza. All’ingresso della grotta fu trovata una scritta Ego Rosalia Sinibaldi Quisquine  et rosarum domini filia amore d/ni mei Jesu Cristi in hoc antro habitari decrevi. Accanto alla scritta è indicato il numero 12 che probabilmente indica gli anni della sua permanenza all’interno della grotta.

Agrigento

Santo Stefano Quisquina

Santa Rosalia

ph Lavaligiasulletto

Rosalia decise di abbandonare il Monte della Quisquina e spostarsi a piedi verso Palermo sul Monte Pellegrino, trovando anche qui riparo all’interno di una grotta ricca d’acqua, dove visse in eremitaggio per altri otto anni.

Nel maggio del 1624 una epidemia di peste colpì la città di Palermo e una donna, raggiunto il Monte Pellegrino, bevve l’acqua che gocciolava dalla roccia, assistendo poco dopo alla visione della giovane Rosalia che le indicava la presenza di un tesoro in un punto ben preciso della grotta. Così furono ritrovati i resti della Santuzza.

Agrigento

Santo Stefano Quisquina

Santa Rosalia

ph Lavaligiasulletto

Il 25 Agosto dello stesso anno due muratori trovarono casualmente nei boschi della Quisquina la grotta e l’epigrafe che indicavano il luogo in cui la Santa aveva inizialmente trovato rifugio. Prima fu eretta una piccola cappella in suo onore e qualche anno più tardi, un mercante genovese, conosciuta la storia di Rosalia, investì tutto il suo patrimonio per la costruzione dell’Eremo. Il mercante vi si trasferì insieme ad altri tre uomini e fece costruire alcune cellette, una cucina, una stalla ed una chiesa. Ma vi erano anche un mulino ed un frantoio e così, fondarono una congregazione di frati devoti alla Santa.

Agrigento

Santo Stefano Quisquina

Santa Rosalia

ph Lavaligiasulletto

Nel 1625 una parte delle reliquie di Rosalia furono donate a Santo Stefano custodite nella Chiesa Madre all’interno di un busto-reliquiario argenteo.

L’Itinerarium è stato realizzato nel 2014 dal Dipartimento di Sviluppo Rurale e Territoriale dell’Assessorato all’Agricoltura dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea della Regione Sicilia ma, nonostante il duro lavoro di chi nel progetto ci ha creduto, ancora oggi  l’Itinerarium  fatica a decollare. 

Il Cammino che potete comunque percorrerlo in piena autonomia, si snoda tra le province di Agrigento e Palermo collegando l’Eremo di Sannto Stefano Quisquina al Santuario di Monte Pellegrino.

Lungo sentieri, regie trazzere, mulattiere e strade dismesse, si attraversano 15 comuni percorrendo circa 180 km: Santo Stefano Quisquina, Bivona, Castronovo di Sicilia, Prizzi, Palazzo Adriano, Burgio, Chiusa Sclafani, Contessa Entellina, Bisacquino, Campofiorito, Corleone, Piana degli Albanesi, Altofonte, Monreale, Palermo.

L’itinerario è percorribile in 9 tappe la cui lunghezza giornaliera varia dai 20 ai 26 km circa attraversando Aree Naturali Protette di particolare pregio, come Monte Cammarata, Monte Carcaci, Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio, Monte Genoardo e Santa Maria del Bosco, Bosco della Ficuzza, Rocca Busambra, Bosco del Cappelliere, Gorgo del Drago, Serre della Pizzuta, Monte Pellegrino e il Parco dei Monti Sicani.

Agrigento

Santo Stefano Quisquina

Santa Rosalia

ph Lavaligiasulletto

Si tratta di un cammino parecchio impegnativo non soltanto per la presenza di saliscendi ripidi ma anche per l’assenza tra una tappa e l’altra di punti di ristori. Occorre portare con se parecchia scorta d’acqua. 

Altri cammini:

La Magna Via Francigena

Itinerarium Rosalie

Cammino Ibleo

Bibliografia

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